Castello
fu così denominata questa zona per esservi stato negli antichissimi tempi un
piccolo castello a difesa delle isole di Venezia chiamato alla greca “pagos oligos”; venne quindi dato, a questa parte della città, il nome di Olivolo.
Alcuni tribuni della famiglia Samaroli, detta poi Cavotorta o Caotorta, vi erigevano una chiesa intitolata ai Santi Sergio e Bacco la quale era soggetta alla giurisdizione immediata dei patriarchi di Grado. Nella sua area poi, Magno, vescovo opitergino, innalzava una chiesa in onore di S. Pietro Apostolo. Finita da Orso Partecipazio vescovo, arsa sotto il dicato di Vitale Michiel, fu riedificata prima alla greca, con grosse mura, poi come vedesi presentemente; fu cattedrale di Venezia fin all' anno 1807. L'antico campanile, forse edificato quando si compi quello di S. Marco, certo nel secolo XII, cadde per gravissimo turbine nel 1442. . In suo luogo si incominciò ad elevare nel 1463 nei primi anni del principato Cristoforo Moro (Sansovino) la gran torre attuale tutta incrostata di marmo, in due ordini divisa e travagliata con ogni diligenza e con ornamenti di buon gusto, e si compì nell' anno 1573 che leggesi sopra la porta. Costruito per cura del patriarca Matteo Ghepardi, lo si esegui con la quarta parte delle decime dei morti, col consenso di Papa Paolo II. Alto m. 70 |