11 GENNAIO 2006, Prima riunione dei comitati per la difesa della Carnia

Il 29 Dicembre 2006 si è svolto a Villa un incontro a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti dei diversi comitati presenti sul territorio. La necessità di unione e coordinamento è stata espressa ed auspicata in tutti i copiosi interventi e si è deciso quindi di organizzare una nuova riunione fissata per il giorno GIOVEDI' 11 GENNAIO 07 ore 20.30 presso PALAZZO UNFER ad Ampezzo. Riporto di seguito il manifesto redatto per ricordare le questioni principali inviatomi da Zituan:

MA CHE STA’ SUCCEDENDO IN CARNIA ?

ACQUA: QUELLE DA BERE QUELLA DI LIARIS QUELLA DA KILOWATT

ELETTRODOTTO: QUELLO DELLA VAL BUT

CAVA: QUELLA DI GESSO DI RAVEO

MONTE TAMAI: COMPRENSORIO SCIISTICO ZONCOLAN

AUTOSTRADA: CAVAZZO - VAL TAGLIAMENTO - LONGARONE

Caso Cercivento - Sutrio: RIFORMA DEI PICCOLI COMUNI

DIFENDI TU LA TUA TERRA NEL TUO INTERESSE

I FATTI E LE NOSTRE PROPOSTE:

fatto: ACQUA: quella da bere:

le decisioni su di essa le hanno tolte al comune per darle ad un nuovo ente (ATO), che sta a Udine. Anche la gestione è passata dal tuo comune a Carnia Acque SPA, che sta a Tolmezzo di cui è azionaria anche l’AMGA di Udine.

PROPOSTA: si lasci la gestione dell’acqua da bere ai comuni montani (fino a 3.000 abitanti ) servizio che questi da sempre hanno fatto bene , funzionante ed economico nell’interesse del cittadino.

fatto: quella di Liaris è finita ad una SPA il qui pacchetto azionario è di maggioranza è detenuto da “Forestieri”, tra i quali il CAFC è il maggiore azionista, mentre i soldi dei carnici vengono drenati ed impiegati altrove dalle banche e dalle poste.

PROPOSTA:l’iniziativa doveva invece attuarsi con un azionariato diffuso dei carnici con ricadute economiche positive per tutta la Carnia.

fatto: quella da Kilowattore: come se no bastassero i disastri della SADE, la Regione continua a dare a piene mani concessioni di nuove derivazioni, disertificando gli ultimi minori corsi d’acqua. Inoltre disattende la legge sul minimo deflusso vitale.

PROPOSTA:insistiamo nell’avere il minimo deflusso, concessioni finalizzate solo all’economia locale e con un piano condiviso di uso plurimo delle acque.

fatto: ELETTRODOTTO: Val del But: nonostante la ferma opposizione delle popolazioni ed in sfregio al territorio, la Regione, gli Industriali proponenti e qualche sindacato continuano a tramare per realizzarlo aereo, mentre regione e /o industriali avrebbero potuto acquistare le centrali si Somplago e/o Ampezzo comprate invece dagli spagnoli.

PROPOSTA: l’opera di così forte impatto non si fa senza l’assenso della gente delle valli interessate.

fatto: CAVA DI RAVEO: nonostante la contrarietà di tutti, la Regione va avanti imperterrita con la procedura di autorizzazione, usando l’arroganza del potere contro la gente locale per interessi forestieri.

PROPOSTA:la cava non si deve fare perché è incompatibile con le caratteristiche del territorio di Raveo.In Carnia c’è già una cava!

fatto: MONTE TAMAI (comprensorio dello Zoncolan): con le ruspe né hanno “gloriosamente” conquistata la vetta, sfigurandolo con piste e paraslavine. E lo chiamano sviluppo turistico!!

PROPOSTA:aniché mettere soldi in vetta, consumare territorio togliendolo all’uso della gente, meglio investire sul fondovalle la cui economia e demografia sono sofferenti.Lo Zoncolan è già noto!

fatto: AUTOSTADA VAL TAGLIAMENTO - LONGARONE: voluta da Illy e Galan, dal diessino Sonego, da regionali e parlamentari, per alleggerire il traffico pesante sul Brennero, Carnia-Palmanova e Trieste-Venezia, è quindi funzionale ad altri interessi e non quelli della Val Tagliamento, che dovrebbe tenersi il traffico pesante.

PROPOSTA: l’economia della Val Tagliamento non passa in autostrada. Si migliorino l’attuale S.S.52, il collegamento con il Cadore traforando la Mauria,quello con la Val Tramontina, così si conserverà l’integrità del fiume Tagliamento e le bellezze naturali del Parco delle Dolomiti Friulane.

fatto: RIFORMA DEI PICCOLI COMUNI: il pesce inizia a puzzare dalla testa! Quindi, prima riformino la Regione, cioè se stessi.

PROPOSTA: diano una vera autonomia alla Carnia (73% di SI al referendum) e solo poi si potrà discutere di riformare i piccoli comuni:elezione diretta degli amministratori alla Comunità Montana; accordo di programma tra comuni per i servizi di segreteria, ragioneria, guardie, ecc. Per garantire miglior servizio al cittadino.

IMPEGNAMOCI

Questi fatti, diversi tra loro hanno invece un comune denominatore: la politica della Regione e degli industriali è mirata a fare della Carnia un territorio transito al servizio di interessi altrui, riscontriamo pure che nessun partito e nessuno degli eletti in Carnia difende questa terra: tacciono tutti per lasciar fare, contando anche sulla tua indifferenza.

ALLORA DIFENDI TU LA TUA TERRA

Le nostre proposte sono più rispettose e razionali per l’interesse della montagna e per la gente che ci vuol vivere.

Iniziamo a parlare, a discutere, a capire ciò che sta accadendo e perché accade in Carnia. Mentre gli eletti tacciono, noi vogliamo parlare assieme a te di queste cose:

Incontriamoci ad AMPEZZO

PALAZZO UNFER

GIOVEDI' 11 GENNAIO 07 ore 20.30

CONOSCERE PER GIUDICARE

 

A Giovedì, e Buon 2007 a tutti....