IL GAZZETTINO - Venerdì, 4 Agosto 2006

 

RAVEO - Valutazione di impatto ambientale favorevole, sì alla cava. Il sindaco si ribella

 

Raveo

Un fulmine a ciel sereno. Così il sindaco di Raveo Daniele Ariis definisce il sì (cinque favorevoli e tre contrari) della Commissione per la valutazione di impatto ambientale alla cava di gesso Chiarzò. Ciò non significa che la ditta "Grigolin" possa avviare subito i lavori, perché ci sono ulteriori passaggi da compiere, ma di certo la decisione del Via assume un significato importante. Ariis, però, non è disposto ad abbassare la guardia: «È scandaloso che siano stati completamente ignorati e disattesi i pareri tecnici negativi espressi da Comune, Provincia, Ispettorato forestale e privati proprietari, ma anche tutte le riserve degli altri soggetti interessati - attacca il sindaco - La definirei una vera e propria imboscata di Ferragosto». Ariis nota delle affinità fra cava e elettrodotto Somplago-Wrmlach: «Ci troviamo di fronte all'ennesimo esempio di come le decisioni riguardanti la nostra terra vengano prese altrove, senza tenere in considerazione le proposte dei residenti, espresse attraverso comitati, manifestazioni e numerose delibere della Comunità montana e dei comuni interessati - afferma - È ora che si smetta di considerare la Carnia terra di scorribande da parte degli avventurieri di turno, pronti a predicare progresso per il carnico, l'unico poi a ritrovarsi con un pugno di mosche in mano». Dopo aver ricordato che non ci si deve stupire se l'esasperazione della gente porta a contestazioni poco ortodosse come quella nei confronti dell'assessore regionale Somego («Comunque non tollerabile»), Ariis invita i rappresentanti carnici in Parlamento, Regione e Provincia a mobilitarsi: «Vogliamo difendere il diritto a vivere con dignità. Mi auguro solo che il malcontento non degeneri».

 

Bruno Tavosanis

 

IL GAZZETTINO - Sabato, 5 Agosto 2006

 

RAVEO Accuse a Moretton, Marsilio e al sindaco: «Definiamo le strategie di difesa del nostro territorio»

Cava, la strategia di Forza Italia

Cacitti intende mobilitare anche gli esponenti nazionali contro il progetto

 

Tolmezzo

«Il problema legato alla realizzazione della cava di gesso di Raveo è una questione che riguarda l'intero territorio montano della Carnia e di certo non solo la popolazione del comune di Raveo , peccato che quando già un anno Forza Italia dell'Alto Friuli mise in evidenza il problema e in particolare le posizioni al riguardo, sia dell'assessore regionale Moretton (dimostratosi favorevole), sia della latitanza del collega di giunta Marsilio, il sindaco di Raveo anziché allarmarsi ha preferito attaccare il sottoscritto, prendendo le immediate difese rispetto all'operato dei due esponenti regionali». Interviene così il delegato di collegio Luigi Cacitti, sulla vicenda del Via, la valutazione d'impatto ambientale, concessa dalla Regione riguardo il progetto dell'insediamento estrattivo previsto sul territorio del comune carnico.«Ora a distanza di un anno si registra a malincuore che l'ente regionale attraverso i propri uffici sta procedendo velocemente verso l'approvazione o comunque la convalida dell'intervento - prosegue il vice-sindaco di Tolmezzo - Forza Italia dell'Alto Friuli per voce del sottoscritto si impegnerà rispetto ai cittadini di Raveo e non solo, cercando su questa importante questione di mettere in campo tutte le forze politiche e istituzioni facenti capo al partito, sia a livello provinciale e all'occorrenza anche a livello nazionale; questo anche perchè un intervento di tale portata, calato in una realtà montana come quella di Raveo - spiega Cacitti - dove si registra uno sviluppo fortemente agricolo e turistico che di certo ha più valenza rispetto all'impatto derivante dalla creazione di una cava, non può far altro che disincentivare le tante iniziative già in atto, sicuramente molto più idonee per il territorio».

«A tal proposito - conclude Cacitti - convocherò nell'immediato il direttivo di Forza Italia, magari a Raveo , per definire le strategie da adottare necessarie alla salvaguardia del nostro territorio e degli interessi della gente locale».

David Zanirato

 

IL GAZZETTINO - Domenica, 6 Agosto 2006

 

Raveo, nuovo fronte ambientalista 

Dopo il "sì" della commissione regionale alla cava, si scatena la protesta in Carnia

 

Raveo

Cresce la polemica dopo il sì alla cava di Raveo , espresso dalla commissione regionale che valuta l'impatto ambientale. «Non abbiamo intenzione di abbandonare la comunità di Raveo , al contrario ci schiereremo al suo fianco». L'assessore provinciale Fabio D'Andrea non ci sta e promette battaglia contro "l'atteggiamento usurpatore" della Regione. «È scandaloso che la commissione di Via, con in testa l'assessore Moretton - ha precisato D'Andrea - abbia deliberato senza tenere conto dei pareri espressi non soltanto dalla Provincia di Udine, ma anche dalla Direzione regionale risorse agricole, naturali, forestali e montagna, dalla Comunità Montana della Carnia e dallo stesso Comune di Raveo . Ancora una volta, scavalcando gli interessi ed i voleri della gente, hanno prevalso i poteri forti». La Provincia convinta che la cava rappresenti uno scempio ambientale è pronta «ad appoggiare le iniziative di protesta della popolazione, che essendo proprietaria del territorio ha il diritto di esprimersi e di essere ascoltata prima di prendere qualsiasi decisione». D'Andrea ha poi ricordato come l'apertura della nuova cava potrebbe provocare un aumento esponenziale del traffico pesante in zona, alimentando situazioni a rischio sul territorio visto la fragilità idrogeologica del terreno prescelto per l'avvio dell'attività estrattiva, come è stato evidenziato da studi effettuati dalla Direzione regionale della pianificazione territoriale e dalla Direzione regionale delle foreste. «L'assurdo - ha concluso l'assessore provinciale - è che a pochi chilometri da Raveo , nel Comune di Ovaro, esiste già una cava dove non mancano i problemi. Per questo ribadiamo la nostra contrarietà ad un progetto che porterebbe benefici soltanto ai politici che lo sostengono».

 

Insomma in Carnia di apre, come per l'elettrodotto, l'ennesimo fronte che divide la comunità su sviluppo e ambiente.

 

E contro la cava torna in campo anche il comitato locale: «Grazie a questo blitz di ferragosto, con assessore in persona presente alla seduta, fatto molto raro, e convinto assertore del sì a tutti i costi, ora, la cava sembra davvero ad un passo dall'essere realizzata. La Giunta regionale ratificherà la decisione assunta dalla commissione e le danze avranno inizio. Va sottolineata la portata della decisione appena assunta, nonostante i tentativi politici di gettare acqua sul fuoco, perchè essa spalanca le porte anche al successivo iter autorizzativo», afferma Lino Pecol, presidente del Comitato. Nel caso della Regione si parla di "arroganza, di sprezzante ostentazione di potere e di assoluta incapacità politica nel gestire questioni delicate e foriere di ripercussioni". «Ma che fine ha fatto l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio regionale? - si chide il comitato ed aggiunge - In attesa di risposte che forse non arriveranno mai, noi siamo più decisi che mai a dare battaglia per sostenere le ragioni della nostra gente».

 

 

IL GAZZETTINO - Martedì, 22 Agosto 2006

 

Incontro pubblico sulla cava, la minoranza di ribella

 

 

Raveo

Questa sera alle 20.30 a Raveo nella sala dell'ex asilo, con la partecipazione dell'assessore regionale Enzo Marsilio, si discuterà di progetti in corso e finanziamenti acquisiti, di piano di sviluppo rurale e progetto montagna e di cava di gesso. E il gruppo di minoranza Unione e Progresso si arrabbia. "In barba all'articolo pubblicato sul Gazzettino il 20 aprile 2005 dal titolo "Incontri pubblici, ma non si parla di cava", il sindaco ha indetto per stasera una assemblea per discutere l'argomento», dice il consigliere Valerio Puicher, che proprio per protestare contro il fatto che il primo cittadino «fa più riunioni amministrative con il Comitato contro la cava che con il consiglio comunale», ha avanzato il 7 luglio scorso un reclamo al prefetto di Udine da parte del suo gruppo.«I consiglieri di minoranza del comune di Raveo appartenenti al gruppo Unione e Progresso - si legge nel reclamo - con la presente informano che il sindaco di Raveo nei due anni di reggenza, non ha mai invitato i sottoscritti alle riunioni con i rappresentanti degli organi istituzionali sovracomunali, ove si discutono le problematiche della comunità. Esclusione voluta e confermata dagli inviti che vengono rivolti agli altri consiglieri di minoranza. Nell'atteggiamento del sindaco - proseguono - si ravvisa una grave mancanza di rispetto per persone democraticamente elette per rappresentare le istanze di elettori che non si riconoscono nella politica proposta dalla maggioranza».E concludono chiedendo «garanzie affinchè in qualità di consiglieri comunali ci venga tutelato il diritto alla partecipazione all'attività amministrativa per la quale siamo stati eletti da 110 cittadini di Raveo ».«Ci siamo molto meravigliati quando abbiamo saputo di questo incontro», afferma Puicher, sostenitore della cava perchè convinto anzitutto che questa possa portare nuovi posti di lavoro. «Anche nell'ultimo consiglio comunale infatti si è dato parere negativo al progetto senza discutere le integrazioni presentate dall'imprenditore, che afferma di voler aprire una nuova fabbrica per prodotti finiti nel comune di Raveo o in uno limitrofo. Forse - dice ancora Puicher - dopo l'approvazione da parte della commissione di Via la situazione al sindaco è sfuggita di mano».

Francesca Spangaro

 

 

IL GAZZETTINO - Giovedì, 24 Agosto 2006

 

RAVEO Sulla scelta contano i pareri del Comune e della Direzione delle foreste, ma si è lasciato intendere che i ricorsi al Tar sono dietro l’angolo

 

Marsilio sulla cava: «Nulla di definitivo»

Dopo la valutazione di impatto ambientale favorevole, l’assessore regionale "processato" in assemblea

 

Raveo

Prova a spiegare i tecnicismi amministrativi al cittadino inferocito che chiede di sapere con certezza se la cava si farà o meno....Ci ha provato a tranquillizzare tutti martedì sera, ma solo dall'evolversi dei fatti si saprà se ci sia riuscito o meno, l'assessore regionale alla montagna Enzo Marsilio, invitato all'assemblea popolare della comunità di Raveo , impegnata nella battaglia per fermare l'attività estrattiva di gesso che il Gruppo Grigolin vorrebbe insediare nel comune carnico. A nome dei tanti paesani sconcertati, dopo il recente parere favorevole dato in sede regionale alla valutazione di impatto ambientale, è toccato al sindaco Daniele Ariis chiedere direttamente spiegazioni. «Com'è possibile che di fronte ad una maggioranza di pareri tecnici negativi di Comune, Provincia e Ispettorato forestale, comunque il Via sia stato concesso? Come mai qualcuno in Regione rema contro, nonostante proclami di sostegno?». E proprio da qui qualcuno in sala ha esortato l'ospite a puntare più spesso i piedi a Trieste se la montagna viene tradita. Marsilio ha incassato e poi ha replicato, premettendo però che si deve distinguere la politica dai procedimenti amministrativi e che tutta la vicenda deve essere ricondotta a quella tanto "sfortunata" delibera comunale che consentì la presentazione del primo progetto. «Tento di rasserenarvi, ribadendovi che il Via non è vincolante, ma è solo parere tecnico. Nella fase successiva diventerà vincolante il parere della Direzione regionale alle foreste, sul quale mi dichiaro sereno, e poi quello del vostro Comune, sul quale immagino non ci siamo dubbi. Solo allora, con tutti gli atti, potrete giudicare».Ma proprio su quest'ultimo punto, sul compito che spetterà al Comune, Marsilio ha posto l'accento: «Dovrete essere in grado di supportare col massimo sforzo, le tesi negative che opponete al progetto», lasciando intuire che i ricorsi al Tar sono dietro l'angolo. Sullo sfondo la serata, che ha visto presenti anche i sindaci dei comuni limitrofi e il presidente della Comunità montana, che vissuto momenti di attrito tra vecchi e nuovi amministratori, impegnati a difendere le rispettive scelte e rimettere in discussione quelle altrui. Rasserenare il clima, potrebbe essere un buon punto di partenza.

David Zanirato