Il Gazzettino                                                               Giovedì, 17 Maggio 2007

 

 

TOLMEZZO Il vicesindaco Cacitti interviene sulla contestazione a Illy

«La Regione è stata arrogante»

Tolmezzo

(d.z.) Strascichi polemici in seguito al contestato incontro di presentazione del Piano di azione locale, avvenuto martedì a Tolmezzo. Ad intervenire è il vicesindaco Luigi Cacitti. «Le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dal presidente Illy, in merito alla contestata riunione, dimostrano e confermano che le responsabilità di aver voluto fare una riunione sul progetto montagna a porte chiuse sono totalmente riconducibili a chi ha organizzato l'evento - apre l'esponente di Forza Italia - questa è l'ennesima dimostrazione dell'arroganza politica del nostro assessore regionale Marsilio, che pur di non confrontarsi con la gente che ha contribuito a farlo eleggere quattro anni fa, preferisce indire le riunioni con inviti a persona, guardandosi bene dall'invitare gente scomoda e pronta a mettere in discussione le scelte attuate o in fase di attuazione da parte della regione«.

«È scandaloso che dopo più di un anno che si chiede di avere un confronto con Illy e Marsilio sulle varie vicende che interessano il nostro territorio e mi riferisco in particolare alla cava di Raveo , alle paventate autostrade e agli ormai certi elettrodotti, i due rappresentati regionali scelgano di venire in Carnia per parlare solo di quello che a loro sta comodo per poi scomparire nel nulla attraverso le scale di servizio della Comunità Montana - prosegue Cacitti - purtroppo nel contesto mi meraviglia sempre di più anche il comportamento del presidente della Comunità Montana Lino Not, il quale pur avendo richiesto personalmente più volte ai due esponenti politici regionali, di poter avere un confronto con i sindaci locali sulle varie problematiche senza però mai ottenere neppure risposta, li ospita senza fare neppure una piega».

«La scelta fatta dall'amministrazione comunale di Tolmezzo di disertare la riunione vuol essere un chiaro segnale e ai segnali seguiranno i fatti», conclude Cacitti.