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Domenica, 26 Ottobre 2003

Il consiglio comunale di Loria appoggia l’iniziativa di Ciro Tinè per l’abrogazione della legge 44

Referendum contro le cave

Si cerca di creare un’alleanza con comuni di altre province interessati al problema

Castelfranco-Loria

La richiesta di un referendum popolare contro l'attività di cava in zona e l'abrogazione o la modifica della legge 44. La richiesta è stata protocollata ufficialmente ieri mattina a Loria dal consigliere comunale di minoranza Ciro Tinè. Due i quesiti che dovranno essere apposti sulla scheda e vale a dire: Volete che il territorio possa essere escava to?" e poi:" Siete d'accordo a revocare o modificare la legge regionale 44?". "Credo che una delle ultime possibilità per ottenere la modifica della famigerata legge 44 - spiega Tinè - sia proprio questa. La legge deve tutelare e non sconvolgere ulteriormente l'ambiente e la salute dei cittadini". Il referendum, la cui richiesta di adesione sarà portata avanti dal comune di Loria, dovrebbe interessare quei comuni che hanno aderito alla richiesta già fatta dallo stesso comune a suo tempo, di collaborazione contro il proliferare di cave. A quella richiesta, hanno aderito Castelfranco, Resana, Castello di Godego per la provincia di Treviso poi una quindicina di comuni del padovano e vicentino. Un bacino d'utenza di più di centomila cittadini che potrebbero essere interessati a questa iniziativa. Iniziativa che potrebbe decollare anche sull'onda emotiva delle ultime interessanti e per certi versi preoccupanti novità. Due richieste di apertura di cave sono state avanzate in regione che interessando la zona castellana. La prima è quella relativa alla ditta "GreenGround" di Castelfranco che ha presentato un progetto di cava di ghiaia a Loria in via Donizetti. Un progetto che è stato ripresentato, visto che il consiglio comunale si era già espresso negativamente qualche mese fa ed ora ha confermato quella decisione. Loria ha un territorio particolarmente interessato al problema. Ma un altro comune sta iniziando una dura battaglia contro l'apertura di nuove cave: Castello di Godego. In Regione è giunta la richiesta di apertura di una cava d'argilla proprio in zona Prai, via S,Pietro a confine con Castelfranco Veneto. Una zona di particolare pregio naturalistico che già una decina d'anni orsono era stata interessata da una richiesta simile. A quel tempo le iniziative dei comuni di Castelfranco, Godego e Riese di valorizzare culturalmente quel territorio furono positive tanto che lo spettro dell'apertura di una cava d'argilla sfumò. Ora ritorna prepotentemente d'attualità tanto che il consiglio comunale di Godego ne tratterà il punto nella prossima seduta. Per questi motivi quindi, la proposta di un referendum potrebbe fare breccia.

Gabriele Zanchin