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Sabato, 25 Ottobre 2003

Accolto l'esposto dei residenti, esasperati da rumore e polveri. Giunta: "Intervento giusto"

 

Bassano

Stop alla frantumazione degli inerti e alle escava zioni. Con un'ordinanza la Regione intima l'alt immediato ai lavori nelle due cave di Rubbio. Il provvedimento, firmato il 2 ottobre, è arrivato ieri al Comune e alla Provincia di Bassano e naturalmente alle due ditte che da alcuni anni scava no nel paese. Si tratta della Colmarmi, che opera nella cava Gritti e della Marmi Ciuina, che lavora nella cava omonima.

L'ordinanza segue all'esposto dei residenti di Rubbio, inviato all'inizio di settembre al sindaco e all'assessore all'ambiente di Bassano, all'ufficio igiene dell'Ulss e agli enti provinciale e regionale. Il documento puntava il dito in particolare contro la cava Gritti, sottolineando i danni provocati dall'attività di frantoio all'ambiente e alla qualità della vita delle persone. Polveri e rumori obbligano infatti da mesi la gente a vivere con le finestre sbarrate e a buttare i prodotti degli orti. E se non piove, come quest'estate, la vita diventa un inferno.

A fine settembre, in seguito all'esposto, la Regione ha mandato i suoi tecnici in sopralluogo sull'Altopiano. E ha preso atto della situazione ambientale compromessa dai lavori. Un'impressione evidentemente molto negativa, perché l'ordinanza decreta la sospensione non solo dell'attività di frantumazione, ma anche di quella di escava zione. E in tutte e due le cave: sia la Gritti che la Ciuina.

Nell'ordinanza, che è immediatamente esecutiva, si dice tra l'altro che verranno eseguite successive verifiche per appurare che le ditte abbiano realmente smesso l'escava zione di qualsiasi materiale estrattivo e il trasporto di inerti. Le due cave dovranno rimanere inattive fino a quando non sarà eseguito il lavoro di ripristino e ricomposizione ambientale prescritto dal piano provinciale che regolamenta l'attività estrattiva.

L'assessore Stefano Giunta plaude a quella che sembra la parola fine su una bega ambientale che si trascina da oltre un anno: "Con quest'ordinanza la Regione prende finalmente atto di un'anomalia già segnalata sia dal Comune di Bassano che dalla Provincia - dice -. Noi abbiamo iniziato a uscire in sopralluogo a Rubbio già dalla primavera del 2002, constatando come alla regolare attività di escava zione si affiancasse quella di frantumazione, assolutamente non consentita. In seguito abbiamo anche diffidato i proprietari a continuare con i lavori, non ottenendo risposta. Dopodiché abbiamo segnalato tutto alla Regione, chiedendo informazioni su eventuali permessi extra concessi. Ma l'approfondimento aveva confermato l'abusivismo della pratica di frantumazione".

Dopo un anno di diffide e sopralluoghi senza esito, la spinta decisiva è giunta dall'esposto dei residenti che ha indotto la Regione a emettere un provvedimento drastico nei confronti delle imprese irregolari. E se nonostante l'ordinanza le escava zioni dovessero continuare potrebbe scattare il sequestro dell'area: sigilli e chiusura obbligata.

Laura Lorenzini