RAVEO .
Una critica alla Regione Friuli-Venezia Giulia, per
il rinvio del parere sull'ipotesi di realizzazione di una cava di gesso a Raveo , è stata mossa
dal comitato che si batte contro il progetto, che annuncia per le prossime
settimane una manifestazione di protesta nel capoluogo giuliano.
La
decisione della Commissione «Via» regionale, dopo le bocciature già
espresse dalla Provincia di Udine e i Comuni della zona, era prevista per
il 2 marzo scorso, ma è stata rinviata a data da destinarsi. Un
differimento che, secondo il presidente del Comitato, Lino Pecol, «ha fatto
inferocire la popolazione, che attendeva un 'no' deciso da Trieste. La
tensione è acuita - prosegue - da situazioni tutt'altro che
tranquillizzanti, pressioni insidiose e indirette promesse occupazionali».
«Il peso
dei disagi di un impianto estrattivo - conclude Pecol - sarebbe tutto
nostro, ma il disastro ambientale sarebbe di tutti, compresi quanti hanno
imparato ad apprezzare la nostra valle». Il Comitato teme anche che ci
siano grossi interessi in gioco, visto il dibattito in corso nella vicina
Carinzia su un possibile impianto di stoccaggio di scorie radioattive
provenienti da Krsko, nelle viscere di un monte al confine.
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