IL GAZZETTINO - Venerdì, 13 Ottobre 2006

 

 

RAVEO

Cava di gesso, valutazione di impatto ambientale positiva

Raveo

Ieri in giunta regionale è arrivata la Valutazione di impatto ambientale alla cava di Raveo : favorevole. Pur con la richiesta di molte e dettagliate modifiche al progetto presentato. Dunque la giunta regionale non blocca il progetto, la Via è un parere tecnico che può essere solo accolto, si è detto. L'unico contrario l'assessore Roberto Antonaz (Rc): «Ho chiesto che si rimandasse alla commissione la valutazione per un approfondimento, mi sembra che tutto quello che è stato detto in questi annni fosse tale da comportare un parere negativo».Per venire a capo della questione cava di gesso bisogna risalire agli anni '80, il Comune nell'approvare il Piano regolatore stabilì che la zona, date le caratteristiche morfologiche del territorio indicate nelle relazioni geologiche, fosse destinata ad attività estrattiva. A fine anni '90, il nodo cruciale della vicenda, la giunta in carica spostò, con una variante, l'area per l'attività estrattiva aumentandone anche la superficie.

La Cps di Caneva di Sacile, una delle più importanti ditte estrattive regionali, intende aprire una cava di gesso in località Suvice. Si tratta di un prelievo a cielo aperto di un milione di metri cubi di gesso, della realizzazione di gradoni che scenderanno fino al Chiarsò e della realizzazione di un piazzale per la lavorazione del materiale. Ma nel 2003 sono iniziate le proteste, è stato creato un comitato anti cava, con 300 firme di tenta di bloccare tutto. Scontri fra favorevoli e contrari anche in consiglio e nel 2004 con il cambio di giunta, Daniele Ariis sostituisce Flavio Solari, i contrari trovano una sponda in municipio. Nel dicembre 2004 il consiglio comunale approva la direttiva per una nuova variante al piano regolatore in salvaguardia della zona estrattiva, cercando di porre rimedio alla delibera incriminata. A turno il Comune, i paesi vicini, la Comunità montana, la Provincia, le associazioni ambientaliste e la Riserva di caccia esprimono parere negativo al progetto. La prima decisione, non vincolante, comunque spetta alla Commissione regionale per la valutazione d'impatto ambientale che a maggioranza, nel luglio scorso, ha dato invece parere favorevole. Fra le polemiche l'assessore alla montagna Marsilio ha rassicurato la popolazione, spiegando che per il momento non c'è nulla di definitivo: ha rimandato tutto al momento in cui i pareri vincolanti saranno dati dalla Direzione regionale alle foreste e dal Comune di Raveo . Ieri la ratifica della Via da parte della giunta regionale.

David Zanirato

 

 

 

IL GAZZETTINO - Sabato, 14 Ottobre 2006

Cava di Raveo, Comune verso il Tar

Legali al lavoro per valutare il ricorso contro la valutazione di impatto ambientale favorevole

Raveo

(d.z.) Non è giunta certo inaspettata a Raveo la notizia della delibera attraverso la quale la giunta regionale giovedì ha ratificato il parere favorevole alla Valutazione d'impatto ambientale, scaturita dalla commissione tecnico-consuntiva preposta nell'agosto scorso. La cava di gesso Chiarzò si può fare.«Anzi la delibera è stata fatta in ritardo di oltre un mese rispetto all'iter che le spettava, in quanto gli amministratori regionali avrebbero dovuto passarla trenta giorni dopo il parere della commissione Via, ovvero la scadenza naturale sarebbe stata il 2 settembre scorso - commenta pignolo il sindaco del comune carnico, Daniele Ariis - anche questo è uno degli aspetti che ci lasciano perplessi sulla legittimità dell'intero procedimento di Via, che già nel momento dell'espressione dei vari pareri tecnici ci aveva sorpreso, così come non capiamo i ritardi nel farci pervenire il verbale della seduta». La votazione della giunta è stata presa a maggioranza come "atto dovuto", unico dissidente l'assessore Antonaz che per le discordanze di pareri tra i diversi enti, ha chiesto di "recepire alcune modifiche nel progetto". Assenti invece i colleghi Iacop, Cosolini e soprattutto, ed il fatto ha destato qualche malumore, Marsilio (impegnato a Roma).Ma ora in attesa che si giunga al momento decisivo nel quale diverranno vincolanti i pareri della Direzione regionale alle foreste e dello stesso Comune, come si evolverà la situazione? «Da parte nostra - fa sapere il sindaco - stiamo valutando con il nostro legale tutte le strade possibili da intraprendere per poter ricorrere al Tar regionale contro questa procedura di Via, che ci è parsa alquanto anomala».Ma a Raveo ci si prepara anche per i paventati ricorsi che il gruppo proponente la cava potrebbe sollevare sugli atti amministrativi del Comune.