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Sabato, 27 Dicembre 2003

RAVEO Bocciata la variante del Piano regolatore relativa alla ristrutturazione ambientale del comprensorio

Valdie-Luvieis, la natura è salva

Il capogruppo di minoranza Daniele Ariis: "Un atto di maturità dei consiglieri più giovani"

Raveo

(b.t.) E' stata bocciata dal consiglio comunale di Raveo la variante al Piano regolatore relativa all'individuazione della zona "Avl-Nucleo di ristrutturazione ambientale del Comprensorio Valdie-Luvieis", che andava a interessare e a impattare su una zona montana fra le più belle della Carnia, con una forte incidenza sugli indici volumetrici, destinazioni d'uso ed infrastrutture. Nell'area (43 ettari) sono presenti 31 stavoli e l'intervento prevedeva la costruzione di nuove realizzazioni, fino ad un massimo di 7000 mc per 20 stavoli, e la ricostruzione degli edifici rinvenuti sugli antichi sedimi, quantificati dall'assessore Puicher, architetto, in una ventina.

Il dibattito si è incentrato sulle modalità seguite nel preconfezionare la variante, che, secondo il capogruppo di minoranza Daniele Ariis, "il consiglio si è trovato ad approvare praticamente a scatola chiusa, senza un confronto con la cittadinanza, grazie al quale potevano emergere suggerimenti per l'elaborazione di una variante condivisa e non subita".

La minoranza ha perciò proposto di rinviare la delibera per consentire un più approfondito esame della variante, coinvolgendo anche i residenti: "Ma il sindaco Solari, fautore della variante assieme a Puicher, ha ignorato la nostra richiesta, mettendo il consiglio di fronte ad una scelta obbligata, cioé votare a favore o contro - spiega Ariis - Di fronte a questa incomprensibile forzatura ed imposizione, c'è stato un significativo atto di maturità e responsabilità da parte dei consiglieri più giovani, Tanja Ariis, Andrea Bonanni e Matteo Mazzolini, che con le loro dichiarazioni di voto si sono affiancati ai consiglieri di minoranza Giulio Bonanni, Uberto Pecol e il sottoscritto. La variante, perciò, è stata bocciata con sei voti contro quattro".

Ed ora cosa accadrà? "Mi auguro che questa situazione, peraltro non nuova, induca sindaco e assessore a un approfondito esame di coscienza sul loro modus operandi - risponde Ariis - che ha trovato espressione anche in una seconda variante al Prgc da presentarsi in primavera, che intereresserà l'area del capoluogo. E' proprio la fretta e la tempestica dell'introduzione a fine mandato di questi importanti interventi che fanno sorgere molti dubbi e perplessità".