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Domenica, 28 Dicembre 2003

MOTO ONDOSO Respinti 4 ricorsi

Costa vince al Tar, legittime le zone blu

"L’ambiente viene prima di tutto"

Venezia

Il Tribunale amministrativo del Veneto ha sancito con ben quattro sentenze la legittimità della nomina di Paolo Costa a commissario per i problemi della laguna e delle ordinanze con cui sono state istituite le "zone blu " in cui la navigazione è rigidamente regolamentata.I giudici hanno infatti respinto i ricorsi presentati dai diportisti e dai cantieri che si affacciano sulla gronda lagunare, che si sono sentiti lesi negli interessi dalle ordinanze del commissario. In particolare il tribunale ha stabilito un principio importantissimo: "Se - dicono le sentenze - può ammettersi che le limitazioni in questione possano comportare sacrifici per determinate categorie, ciò appare complessivamente accettabile, in relazione agli obiettivi di conservazione e tutela perseguiti, e che sono assolutamente preminenti". Quindi "Venezia e la sua laguna non sono solo oggetto di sfruttamento economico o ricreativo", ma vanno salvaguardate prima di tutto nell'equilibrio ambientale e naturalistico, perché il moto ondoso è una calamità che legittima provvedimenti straordinari da adottare con poteri eccezionali, anche se ciò obbliga alcune categorie a sacrificare parte dei loro interessi. Di qui la legittimità delle ordinanze che istituiscono le "zone blu " e il rigetto dei ricorsi presentati da Romea Yachting Club e da alcuni circoli nautici e dal Comitato Laguna Viva, Assonautica, Consormare, Cantieri Dalla Pietà e Trasporti Costantini). Quanto alla nomina a commissario delegato, i giudici hanno rilevato che per fronteggiare l'emergenza non sono stati definiti poteri nuovi ed eccezionali, ma si sono concentrati in un unico organo straordinario competenze e poteri afferenti l'ambito della laguna, già attribuiti dalle fonti normative a una pluralità di soggetti pubblici (almeno sei diverse autorità).

SCALZOTTO