Il Gazzettino Martedì, 8 Marzo 2005                                                      Torna alla Rassegna stampa

 

RAVEO Il consigliere comunale Valerio Puicher: «Questo tema non viene neppure discusso»

«Pensiamo al lavoro, la cava ci aiuterà»

 

Raveo

«Nel dibattito sulla cava di Raveo pare che il tema dell'occupazione sia secondario, in quanto vanno di moda altre tematiche, in particolare il rispetto dell'ambiente». Valerio Puicher, capogruppo di minoranza di "Unione e Progresso", interviene sul tema della cava "Chiarzò", difendendo le posizioni assunte dalla precedente giunta comunale, della quale era componente. «Tra un'industria che viene dall'esterno e lo sfruttamento di una cava, esiste una differenza sostanziale- spiega-. Nel primo caso l'imprenditore importa il prodotto di base e sfrutta la manodopera per trasformarlo, nel secondo la presenza della materia prima può favorire l'imprenditoria e garantire continuità all'impiego delle maestranze locali. Ed è quest'ultimo il nostro caso».Secondo Puicher, sono sacrosante le parole espresse alcuni mesi fa da Mauro Saro, capo delegazione dell'Assindustria di Tolmezzo, il quale sottolineava che l'attività estrattiva può creare occupazione in Carnia: «A Raveo alcuni cittadini si stanno chiedendo come si potrebbe sfruttare il prodotto gesso, quante aziende della zona potrebbero avviare nuove attività per macinare o confezionare il prodotto, realizzare pannelli di cartongesso o produrre oggettistica- afferma Puicher-. Nella zona artigianale sono già occupate 40 persone, altre 20-30 potrebbero veramente invertire il processo di abbandono del paese e favorire le attività di ristorazione esistenti».

Parole in contrasto con quanto affermato dal sindaco Daniele Ariis, che ritiene irreale la nascita di una fabbrica di cartongesso e parla di tre, massimo quattro posti di lavoro creati. «Il tema occupazionale non viene nemmeno discusso, specialmente da coloro che credono di avere il posto sicuro e non si preoccupano degli operai in cassa integrazione- aggiunge Puicher-. Come succede in queste occasioni, la maggioranza comunale, per mantenere la propria leadership, si sta arroccando su posizioni egemoniche che si pongono in controtendenza con i reali e difficili problemi del territorio. Infatti non ha mai analizzato gli effetti positivi per l'economia locale che potrebbero derivare dalla coltivazione della cava, limitandosi ad intimore gli abitanti sugli illusori danni ambientale che potrebbero essere causati».

Bruno Tavosanis