Il Gazzettino -  Giovedì, 24 Marzo 2005       Torna alla Rassegna stampa

Cava, cresce il fronte del "no"

Mobilitazione trasversale in Regione per chiedere chiarezza su Raveo

Raveo

(a.p.) Capigruppo di tutte le forze politiche da una parte e delegazione (preoccupata) di amministratori di Raveo dall'altra. Alla fine il sindaco Daniele Ariis è uscito dal faccia a faccia con i consiglieri regionali molto soddisfatto: «Abbiano illustrato i nostri problemi e abbiamo incontrato un'ottima sensibilità».

Il paese che non vuole la cava sul proprio territorio, preferendo puntare su turismo, ambiente e gastronomia, l'amministrazione che si chiede come il progetto in Carnia dell'impresa Grigolin abbia potuto andare tanto avanti nel silenzio totale, la giunta che ha visto con fastidio il rinvio della decisione sulla valutazione di impatto ambientale da parte della Regione, ieri a Trieste ha strappato una serie di assicurazioni: il tema sarà portato in consiglio regionale entro la metà del mese di aprile grazie ad un ordine del giorno e ad una serie di interrogazioni. «C'erano tutti - elenca il sindaco - Asquini di Forza Italia, Bajutti della Margherita...ma quello che ci ha confortato nella nostra scelta per il "no" è stato il rappresentante della Lega Nord».

Che cosa ha detto Fulvio Follegot? «Lui è del pordenonese, proprio della stessa zona di Sacile e Caneva dove l'impresa coltiva altre cave. Ebbene, anche se il Comune ci guadagna 400 mila euro l'anno e la somma è destinata a lievitare, il territorio ne ha avuto solo svantaggi: nessun posto di lavoro in più, ambiente danneggiato e preclusione di ogni altro tipo di sviluppo», spiega Ariis. Insomma esattamente quello che la maggioranza di Raveo , e anche dei Comuni vicini come Villa Santina, volevano sentirsi dire. Adesso attendono la Regione alla prova dei fatti.