Raveo
(a.p.) Capigruppo di tutte le forze
politiche da una parte e delegazione (preoccupata) di amministratori di Raveo dall'altra. Alla fine il
sindaco Daniele Ariis è uscito dal faccia a faccia con i consiglieri
regionali molto soddisfatto: «Abbiano illustrato i nostri problemi e
abbiamo incontrato un'ottima sensibilità».
Il paese che non vuole la cava sul proprio
territorio, preferendo puntare su turismo, ambiente e gastronomia,
l'amministrazione che si chiede come il progetto in Carnia dell'impresa
Grigolin abbia potuto andare tanto avanti nel silenzio totale, la giunta
che ha visto con fastidio il rinvio della decisione sulla valutazione di
impatto ambientale da parte della Regione, ieri a Trieste ha strappato
una serie di assicurazioni: il tema sarà portato in consiglio regionale
entro la metà del mese di aprile grazie ad un ordine del giorno e ad una
serie di interrogazioni. «C'erano tutti - elenca il sindaco - Asquini
di Forza Italia, Bajutti della Margherita...ma quello che ci ha
confortato nella nostra scelta per il "no" è stato il
rappresentante della Lega Nord».
Che cosa ha detto Fulvio Follegot? «Lui è
del pordenonese, proprio della stessa zona di Sacile e Caneva dove
l'impresa coltiva altre cave. Ebbene, anche se il Comune ci guadagna 400
mila euro l'anno e la somma è destinata a lievitare, il territorio ne ha
avuto solo svantaggi: nessun posto di lavoro in più, ambiente danneggiato
e preclusione di ogni altro tipo di sviluppo», spiega Ariis. Insomma
esattamente quello che la maggioranza di Raveo , e anche dei Comuni
vicini come Villa Santina, volevano sentirsi dire. Adesso attendono la
Regione alla prova dei fatti.
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