Raveo
(d.z.) Ancora scontro politico tra gli amministratori locali
in Carnia. Oltre al tema degli elettrodotti, si riaccendo il dibattito
sulla cava di gesso. «Avevamo deciso di non riaprire l'argomento, da quando
la nuova amministrazione comunale di Raveo , ha incaricato un legale di tutelare gli interessi della
comunità nei confronti dell'imprenditore che intende coltivare la cava -
interviene Valerio Puicher, ex-vicesindaco, chiamato in causa
dall'assessore regionale Marsilio - una decisione pericolosa, vista
soprattutto la scelta dell'attuale sindaco Daniele Ariis, che vuole
cancellare la zona destinata alla coltivazione con una variante al piano
regolatore comunale». Anche l'ex sindaco Flavio Solari, accusato di aver
voluto la cava, non accetta le dichiarazioni dell'esponente regionale,
«invito Marsilio a prendere visione degli atti amministrativi passati e si
renderà conto che la vicenda ha avuto inizio con la delibera consiliare 80
del 1984, a firma dell'allora sindaco Elio Ariis». Puicher risponde anche
alle altre accuse mosse da Marsilio nei confronti di Forza Italia,
informandolo che «per quanto riguarda il comune di Raveo gli interventi più
significativi si sono ottenuti grazie ai fondi dell'allora giunta Tondo,
come la strada Raveo -Muina o il Parco delle Colline Carniche, od ancora
l'acquedotto e gli argini del torrente Chiarzò; ci sarebbe invece da
commentare cosa sta facendo l'attuale amministrazione Ariis, di
centro-sinistra - attacca Puicher - che si limita ad interventi di
carattere privatistico per mantenere il consenso elettorale, oppure si
diverte a cambiare denominazione alle vie pubbliche senza coinvolgere i
cittadini interessati». «L'intervento di Marsilio è in palese contrasto con
gli strumenti da esso proposti nel nuovo progetto montagna, la sfida a
mantenere posti di lavoro nella zona, si vince non solo col turismo, ma
anche attraverso un complesso di attività imprenditoriali capaci di
sfruttare e valorizzare le risorse locali». Anche il delegato di collegio
per Forza Italia, Luigi Cacitti, replica all'esponente regionale.
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