IL GAZZETTINO                                                                                                                                      Domenica, 22 Ottobre 2006

 

Raveo
(d.z.) «Mi meraviglia ...

 

Raveo

(d.z.) «Mi meraviglia che ancora una volta il vicesindaco di Tolmezzo Cacitti, strumentalizzi a fini politici un problema serio come quello della cava di Raveo solamente per scopi propagandistici e di facciata». Risponde per le rime l'assessore regionale Marsilio al rappresentante locale di Forza Italia che lo aveva chiamato in causa negli scorsi giorni sulla vicenda dell'attività estrattiva in progetto nel comune carnico. «Abbia il coraggio l'esponente forzista di parlare chiaro fino in fondo e prendersi le responsabilità politiche del ruolo che riveste, spiegando una volta per tutte se siano o meno suoi colleghi di partito coloro i quali all'epoca fornirono gli strumenti amministrativi che hanno portato poi alla complicata situazione attuale» controbatte Marsilio per poi allacciarsi agli ultimi sviluppi «serietà vuole, ma Cacitti non ne dimostra, che si scinda la vertenza cava in due, da una parte il risvolto politico, dall'altra quello amministrativo; il sottoscritto - pungola l'assessore - ha già espresso la propria opinione contraria all'intervento, lo ha fatto anche il consiglio regionale recependo l'ordine del giorno della comunità montana, il sottoscritto si è presentato davanti ai cittadini di Raveo a spiegare come è la situazione; Cacitti non dimostra nemmeno nel secondo aspetto, quello amministrativo, di saperne gran che, cosa tra l'altro che mi sorprende da un amministratore locale - prosegue Marsilio - il parere favorevole del Via recepito dalla Giunta Regionale non implica nessun risvolto costrittivo».

L'assessore si dichiara tranquillo sull'avanzamento dell'iter procedurale in quanto spiega «nel momento in cui i proponenti decidessero di trasformare in esecutivo il progetto, per ottenere il rilascio dell'autorizzazione dovranno avere tre pareri obbligatori e vincolanti: quello paesaggistico (rilasciato dalla direzione regionale della pianificazione), quello idrogeologico (di competenza della direzione foreste) e quello del comune di Raveo che è una manifestazione di volontà, che se ben motivata non dovrebbe far sussistere il problema».