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Giovedì, 4 Marzo 2004

RAVEO Un milione di metri cubi di gesso, traffico, pulviscolo e rischio per il turismo in montagna

Quella cava è una minaccia

Interrogazione Ds alla Regione contro il progetto di estrazione a Suvice

Raveo

Si prepara l'ennesima battaglia per la tutela dell'ambiente sulla montagna friulana, stretta fra abbandono e uno sviluppo che si considera "invasivo" rispetto alle caratteristiche della zona. I consiglieri regionali Ds, Renzo Petris e Patrizia Della Pietra, sollevano il caso delle cave a Raveo.La Cps srl di Caneva di Sacile, una delle più importanti ditte estrattive regionali, intende aprire una cava di gesso in località Suvice, tra il rio e il Riù dai Bès. Si tratta, secondo progetto, di un prelievo a cielo aperto di un milione di metri cubi di gesso, della realizzazione di gradoni che scenderanno fino al Chiarsò e della realizzazione di un piazzale per la lavorazione del materiale.E qui intervengono i consiglieri regionali invocando la natura ancora incontaminata di Raveo, la sua vocazione turistica di paese vicino ai poli sciistici, che sarebbe compromessa dall'aumento del traffico di camion sulla statale Carnica e sulla provinciale di Raveo, con problemi anche a Villa Santina. Senza considerare, dicono i due consiglieri, che hanno presentato un'interrogazione alla giunta regionale e che il pulviscolo della lavorazione si propagherà anche a distanza.È vero che il piano regolatore del comune prevede la possibilità di avviare un'attività estrattiva, ma ci sarebbe contraddizione con il parco intercomunale delle colline carniche.I due consiglieri fanno leva sulla presentazione della Via (Valutazione di impatto ambientale) che ancora non è conclusa e sulla relazione geologica di Piano urbanistico regionale che definisce instabili le aree oggetto di escavazioni.I diesse chiedono alla giunta regionale "se non sarebbe opportuno sospendere la procedura in corso per un approfondimento in termini geologici sulla sostenibilità della cava di gesso che potrebbe aggravare la situazione idrogeologica di Raveo" e se la contraddittorietà tra cava e parco "non debba essere rimossa alla luce" della vocazione turistica del comprensorio.