Il Gazzettino                             Torna alla Rassegna stampa              

Domenica, 16 Ottobre 2005

 

 

 

VILLA SANTINA I Comitati scendono in piazza. Al Mercjat da Vile uno stand con le immagini virtuali dei progetti contestati

Tralicci, cave e autostrade: «Così lo scempio in Carnia»

Villa Santina

In mezzo al mercato più antico della Carnia, per informare la stessa Carnia di come gli "altri" la vorrebbero trasformare nel futuro più prossimo. «Ti interessa il tuo destino? Non lasciare che lo distruggano; no agli elettrodotti, no alla cava, no all'autostrada, sì all'autonomia, sì al lavoro, sì al futuro». È questo il messaggio che lanciano i comitati nati negli ultimi mesi. "Il moviment Mont" capeggiato dallo storico leader dei sindaci della ricostruzione Franceschino Barazzutti, il comitato per la difesa del territorio, contro gli elettrodotti nato spontaneamente a Paluzza di cui il portavoce è Luciano Garibaldi, il comitato contro la cava di Raveo e quello per la Province da Cjargne, promotore del referendum del 2004, guidato da Mario Gollino: sono queste le sigle del nuovo autonomismo carnico, che si sono coalizzate per far elevare il malcontento di una parte della popolazione.Ed ecco la strategia: stand al Mercjat da Vile, monitor per proiettare le immagini dello scempio ambientale che porterebbe il famigerato elettrodotto "Wurmlach-Somplago", volantini dove si illustrano ai passanti le proposte e dove si denunciano i futuri ipotizzati misfatti. «Ne abbiamo distribuiti circa un migliaio oggi - fa sapere Hans Puntel, del comitato - tantissimi si sono fermati e vedendo le immagini proiettate sono rimasti allibiti, perché ancora non erano a conoscenza degli sviluppi sul territorio di tali progetti». Non c'è solo l'elettrodotto aereo, di cui i portavoce del comitato sospettano purtroppo già accordi irrevocabili prese dai vertici regionali, ma c'è il raccordo autostradale tra A23 e A27, Tolmezzo - Belluno che attraverserebbe la Val Tagliamento, la cava di gesso di Raveo , una maggiore autonomia, facendo rispettare quella volontà popolare che si era concretizzata con il 73\% di sì al referendum per la Provincia.

«Non vogliamo essere terra di conquista - si sfoga Garibaldi - adesso pretendono di attraversare il nostro territorio con insidiose linee elettriche ad alta tensione, che andrebbero ad incrementare lo scempio ambientale già avvenuto nei casi dello Zoncolan, della centrale di Somplago, dell'oleodotto». «Noi vogliamo essere chiamati a confrontarci e indirizzare verso scelte condivise dalla maggioranza, offriamo collaborazione per opportune indicazioni che tengano conto dell'uomo che abita in queste terre, della sua storia e delle sue tradizioni, poi dell'economia e del profitto». I nuovi autonomisti si sentono traditi dai politici locali di entrambi gli schieramenti che «non hanno mantenuto le promesse fatte, hanno posizioni diverse all'interno degli stessi gruppi e si stanno facendo mettere i piedi in testa dai colleghi delle altre province». La loro informazione proseguirà capillare su tutto il territorio. Il prossimo appuntamento a Zuglio, venerdì prossimo alle 20.30, con i sindaci e l'assessore regionale Marsilio. La protesta non si ferma: «È pronta a trasformarsi in scontro sociale, se le richieste non verranno esaudite, questa volta facciamo sul serio!».

David Zanirato

 

 

 

Giovedì, 20 Ottobre 2005

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Raveo, consulto sul piano regolatore

Questionario popolare e confronto della popolazione con i tecnici prima della stesura

Raveo

(b.t.) Un piccolo paese al centro di polemiche sull'uso del territorio, vedi cava, sceglie la via della partecipazione popolare alle scelte urbanistiche. L'amministrazione comunale di Raveo ha avviato la redazione della variante generale al Piano Regolatore Comunale scegliendo la strada della partecipazione e della condivisione delle scelte con i cittadini. «Seguendo le esperienze più innovative di pianificazione, abbiamo coinvolto gli abitanti sin dalle prime fasi di elaborazione del nuovo piano, delineando un percorso partecipativo molto articolato- spiega il sindaco Daniele Ariis-. Infatti il nostro obiettivo è far sì che il Prg non si riduca ad una semplice suddivisione del territorio in zone, ma diventi soprattutto uno strumento di programmazione integrata del nostro futuro».

Come prima operazione, è stato inviato un questionario a tutte le famiglie, con l'obiettivo di raccogliere informazioni sui modi di vita e le loro esigenze, offrendo la possibilità di raccontare la propria immagine e le proprie aspettative per il futuro di Raveo e di Esemon di Sopra. Dai dati raccolti si può osservare che Raveo non è un luogo nel quale si è costretti a restare o abitato solo da anziani nostalgici. Infatti vi sono molte giovani coppie che hanno scelto di viverci o che arrivano dopo il matrimonio, per avvicinarsi alla famiglia o per occupare una casa già in proprietà. Emerge anche il grande amore per il paesaggio e l'ambiente, quali condizioni fondamentali di buona vivibilità del luogo di residenza. Ciò che gli abitanti chiedono, attraverso i questionari, è il mantenimento e la cura di questo ambiente, considerato un bene prezioso e parte integrante della propria casa e della propria vita. Altri strumenti di carattere partecipativo sono previsti nella fase di stesura del Prgc soprattutto nella fase iniziale di elaborazione; oltre alla prossima assemblea pubblica, fissata per venerdì 28 ottobre alle 20 nel salone dell'ex asilo, sono previsti incontri il 25 ottobre alle 18 e sabato 5 novembre dalle 10, in concomitanza con l'apertura dello Sportello urbanistico. All'interno del Municipio, gli estensori del piano raccoglieranno esigenze e problemi che gli abitanti volessero manifestare, al fine di valutarli prima di stendere il piano e non, come a volte accade, solo a lavoro finito.

Domenica, 30 Ottobre 2005

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RAVEO

L'assessore Marsilio replica a Forza Italia: «A volere la cava siete stati voi»

 

Raveo

(b.t.) Un altro tema che vede contrapposti Marsilio e Forza Italia è la cava di Raveo , anche questo un argomento molto sentito in Carnia, nonché inesauribile fonte di polemiche. Nei giorni scorsi un volantino, a firma del collegio Alto Friuli di FI, accusava l'assessore di fare orecchie da mercante e la Regione di non avere il coraggio di prendere alcuna decisione. Marsilio, che si è sentito diffamato, premette: «A volere la cava è stata la precedente amministrazione comunale, in particolare l'allora vicesindaco Puicher, esponente di Forza Italia, e i relativi percorsi amministrativi sono stati avviati a quel tempo- dice l'assessore carnico-. La situazione ereditata, perciò, non lascia molto spazio ad infruttuose dichiarazioni d'intenti o facili posizioni di comodo, ma impone di fare i conti con gli atti amministrativi posti in essere e le previsioni del quadro legislativo in materia, elementi che non si possono cancellare con un colpo di spugna». Marsilio ricorda che già ad aprile 2004 spiegò che l'attività estrattiva non può essere compatibile con un progetto di sviluppo della Carnia, perché i danni ambientali sarebbero superiori ai benefici, soprattutto in un territorio che intende assegnare al turismo e alla valorizzazione ambientale il ruolo di settore trainante del proprio sviluppo economico: «In ogni caso Forza Italia, in Carnia, farebbe bene a dimostrare con i fatti, e non con i volantini, ciò che è in grado di fare per la zona e in particolare per Tolmezzo- aggiunge Marsilio-. Aprofitto, a questo proposito, per invitare Cacitti a usare intelligenza e capacità per costruire lo sviluppo della sua zona, inteso non solo come sviluppo edilizio di Tolmezzo», dichiarazione quest'ultima che appare non casuale, visto che Cacitti lavora nel settore edile. In conclusione, Marsilio ricorda che la precedente giunta di Raveo è stata mandata a casa proprio per aver avallato il progetto cava, «mentre la gente ha dato fiducia ad un'amministrazione di centrosinistra cui è stato affidato il difficile compito di opporsi ad una scelta non condivisa e di dotarsi di un proprio modello di sviluppo, cosa che sta facendo con l'approvazione del nuovo Piano urbanistico generale».

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