Villa Santina
In mezzo al mercato più antico della
Carnia, per informare la stessa Carnia di come gli "altri" la
vorrebbero trasformare nel futuro più prossimo. «Ti interessa il tuo
destino? Non lasciare che lo distruggano; no agli elettrodotti, no alla
cava, no all'autostrada, sì all'autonomia, sì al lavoro, sì al futuro».
È questo il messaggio che lanciano i comitati nati negli ultimi mesi.
"Il moviment Mont" capeggiato dallo storico leader dei
sindaci della ricostruzione Franceschino Barazzutti, il comitato per la
difesa del territorio, contro gli elettrodotti nato spontaneamente a
Paluzza di cui il portavoce è Luciano Garibaldi, il comitato contro la
cava di Raveo e quello per la Province da Cjargne, promotore del
referendum del 2004, guidato da Mario Gollino: sono queste le sigle del
nuovo autonomismo carnico, che si sono coalizzate per far elevare il
malcontento di una parte della popolazione.Ed ecco la strategia: stand
al Mercjat da Vile, monitor per proiettare le immagini dello scempio
ambientale che porterebbe il famigerato elettrodotto
"Wurmlach-Somplago", volantini dove si illustrano ai passanti
le proposte e dove si denunciano i futuri ipotizzati misfatti. «Ne
abbiamo distribuiti circa un migliaio oggi - fa sapere Hans Puntel, del
comitato - tantissimi si sono fermati e vedendo le immagini proiettate
sono rimasti allibiti, perché ancora non erano a conoscenza degli
sviluppi sul territorio di tali progetti». Non c'è solo l'elettrodotto
aereo, di cui i portavoce del comitato sospettano purtroppo già accordi
irrevocabili prese dai vertici regionali, ma c'è il raccordo
autostradale tra A23 e A27, Tolmezzo - Belluno che attraverserebbe la
Val Tagliamento, la cava di gesso di Raveo , una maggiore autonomia, facendo rispettare quella
volontà popolare che si era concretizzata con il 73\% di sì al
referendum per la Provincia.
«Non vogliamo essere terra di conquista -
si sfoga Garibaldi - adesso pretendono di attraversare il nostro
territorio con insidiose linee elettriche ad alta tensione, che
andrebbero ad incrementare lo scempio ambientale già avvenuto nei casi
dello Zoncolan, della centrale di Somplago, dell'oleodotto». «Noi
vogliamo essere chiamati a confrontarci e indirizzare verso scelte
condivise dalla maggioranza, offriamo collaborazione per opportune
indicazioni che tengano conto dell'uomo che abita in queste terre,
della sua storia e delle sue tradizioni, poi dell'economia e del
profitto». I nuovi autonomisti si sentono traditi dai politici locali
di entrambi gli schieramenti che «non hanno mantenuto le promesse
fatte, hanno posizioni diverse all'interno degli stessi gruppi e si
stanno facendo mettere i piedi in testa dai colleghi delle altre province».
La loro informazione proseguirà capillare su tutto il territorio. Il
prossimo appuntamento a Zuglio, venerdì prossimo alle 20.30, con i
sindaci e l'assessore regionale Marsilio. La protesta non si ferma: «È
pronta a trasformarsi in scontro sociale, se le richieste non verranno
esaudite, questa volta facciamo sul serio!».
David Zanirato
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