Appunti inviati al webmaster dall’ing. Enzo Fantini, residente in Germania
Come
scrissi, volevo darti dei dati di massima, da tecnico sul gesso,
quando tu mi informasti di quella cava di gesso a Raveo, gesso che
è poi solfato diidrato di calcio.
Ogni
decente centrale elettrica termica che bruci combustibile, ad esempio lignite
al 2% massimo di zolfo -il discorso
vale anche per altri combustibili con certi contenuti solforosi (i valori
normali si aggirano dallo 0,5 al 1 ed anche al 2 %), cambiando le percentuali
logicamente- ha il problema di abbattere lo zolfo ed altri composti di
azoto.
Per lo
zolfo é piuttosto diffuso un sistema di iniezione di dolomiti polverizzate
-carbonati di calcio che trovi ovunque- direttamente nel camera di combustione
delle caldaie di dette centrali.
La
turbolenza e la temperatura esistente nella camera di combustione e nel
successivo percorso dei gas caldi fino all'uscita di caldaia, consentono la
scissione della dolomite mettendo a disposizione il calcio che si lega molto
volentieri ai vapori di acido solforico che nei lavaggi degli impianti di
desolforazione si stabilizza in forma diidrata con creazione del solfato di
calcio. Le centrali termiche divengono cosí delle vere e proprie fabbriche di
gesso: di qui l'inondazione del mercato di tinte bianche per intonaci, pannelli
di legno/gesso, isolanti ed altri prodotti per l'edilizia.
Una centrale con due blocchi da 500 MW massimi,
con combustibile lignite al 2% di S (zolfo) e l'iniezione di 30 t/h di
dolomite, produce fino a circa 60 t/h di gesso. Alla fine del giorno puoi avere
a seconda della marcia anche 7-800 t di gesso.
Per
questo oggi il gesso costa poco e per questo non si capisce il
perché scavino. I dubbi possono
suggerire costi immediati di estrazione ancora inferiori, mantenimento di mano
d'opera, interessi strutturali di persone, oppure abbondanza di centrali
elettriche in Italia che vanno con combustibili a basso tenore di zolfo: e qui
non ti posso dire molto. Può darsi che in Italia vi sia una stragrande
maggioranza di centrali a petrolio che sia a contenuti cosí bassi di zolfo da rendere piú conveniente
comprare il "gesso" scavato che non quello di importazione, ad es.
dalla Germania che lavora prevalentemente con carbone allo 05 - 1,2 % di
S.
Bisognerebbe vedere da pubblicazioni o da rilevamenti statistici o analisi esistenti anche presso Università come è la situazione lì.
P.S.- Un dato molto interessante dal
punto di vista ecologico, effetto serra, ecc. è che in 1 kg di gesso
possono essere fissati permanentemente e quindi tolti dal ciclo ambientale fino
a 200 litri di anidride carbonica.