Messaggero Veneto – 23 marzo 2005

Raveo, sospesa la manifestazine anti-cava

Era stata organizzata per oggi a Trieste dal comitato.

Una delegazione sarà accolta in Regione                               Torna alla Rassegna stampa

 


RAVEO. È stata momentaneamente sospesa, in considerazione dell'apertura concessa dai Capigruppo delle forze politiche in consiglio Regionale, che oggi incontreranno una  delegazione del Comune di Raveo, la manifestazione pubblica degli abitanti della vallata carnica in lotta contro l'apertura di una cava sul loro territorio.

“A seguito di un lungo e serrato dibattito popolare -afferma Lino Pecol, presidente del comitato contro la cava - è prevalsa la buona volontà di una cavalleresca risposta bilaterale, nonostante la consapevolezza di un fronte più ampio. Si è così inteso considerare l'appuntamento con i Capigruppo regionali, come fondamentale per fare comprendere alla nostra gente quanto ai suoi rappresentanti sta davvero a cuore la realtà carnica e l'ormai noto Progetto Montagna. Ciò, non sottace la raggelante sensazione che la questione, sottratta alle problematiche proprie, che sono ambientali, occupazionali e di reale svl1uppo, sia andata spostandosi sul piano politico, se non addirittura di interessi che non spetta a noi individuare, ma che, non per questo, ci esimeremo, nel caso, dal chiedere di accertare. A domandare il momento di confronto, ottenuto per questa settimana, quando già fervevano ,gli ultimi preparativi per far giungere la nostra protesta a Trieste, è stato il Sindaco di Raveo. Il primo cittadino – continua Lino Pecol- ha chiesto a tutti noi di credere per l'ultima volta, prima di lasciare il campo alla vox populi, alla possibilità di un confronto leale e di una soluzione che corra attraverso una collaborazione con le forze politiche che siedono in Consiglio Regionale, rinviando ad un momento successivo la manifestazione prevista. Questo, per permettere un dialogo sereno e proficuo, scevro da pressioni esterne, anche se tale lealtà sarà soltanto bilaterale, quindi, secondo quanto abbiamo compreso, sarà u'apertura nostra e dei capigruppo rgionali, pur stante l'auspicio di un disinteressato interessamento a livello esecutivo. Nn nascondiamo come la nostra fiducia sia già stata messa a dura prova, se non addirittura tradita, dalle recenti evoluzioni acrobatiche della pratica della cava di Raveo scomparsa ben due volte dal tavolo della Commissione regionale tecnico-consultiva VIA senza motivazioni ufficiali e senza la possibilità di ricevere ancor oggi chiarimenti neppure sulla data in cui, da qualche ufficio ed a nostra insaputa, si deciderà del nostro destino” -afferma il presidente del Comitato. “Comprendiamo tuttavia che il nostro primo cittadino voglia essere sicuro di aver percorso tutte le strade percorribili perché i vari rappresentanti politici recepiscano chiaramente il messaggio proveniente da Raveo e si comportino di conseguenza, ma soprattutto per trovare risposte precise su quanto è accaduto alla pratica di Raveo e sugli sviluppi futuri della stessa. Certamente un obiettivo che abbiamo in comune. Abbiamo accettato per questo e per l'impegno dimostrato dal Sindaco di Raveo in questa battaglia quello che per noi, a meno che dall'incontro previsto non escano risposte ufficiali chiare e inequivocabili, rimane comunque uno "slittamento" di quella protesta già predisposta nei minimi particolari ed appoggiata con convinzione dalla gente ormai indignata”.