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Udine - Mercoledì, 27 Agosto 2003

Scoppiano le polemiche sulla decisione comunale di concedere l’apertura di una cava, ma il sindaco minimizza

Raveo, Paradiso "segnato". Col gesso

UDINE Una cava di gesso a Raveo, paesino della Carnia. Un possibile disastro ambientale in una conca verdeggiante tra le valli dei torrenti Degano e Chiarsò. La Cps di Caneva di Sacile ha già acquistato alcuni terreni e illustrato, pochi giorni fa, il progetto alla popolazione. Ha, soprattutto, ottenuto il via libera dall’amministrazione comunale. Il sindaco, Flavio Solari, fatti i conti, non ha potuto dire di no: "L’attività estrattiva porta dei vantaggi economici al comune. O per caso qualcuno preferisce che aumentiamo le tasse?". Si rivolge, Solari, al "comitato contro la cava" : "Abbiano il coraggio di firmarsi – attacca il primo cittadino – e di costituirsi ufficialmente". E’ il fronte di una prima protesta. La seconda, attraverso una lettera infuocata contro la scelta dell'amministrazione locale, arrivata da un turista veneziano, Sergio Piovesan, da quarant’anni ospite di Raveo durante le vacanze estive. "Apriranno la cava a poche centinaia di metri dall’abitato – scrive -, in un territorio attualmente ricoperto da un fitto bosco. Alcuni terreni sono già stati venduti da parte di piccoli proprietari. Li hanno contattati uno alla volta e la notizia è rimasta nascosta. Solo pochi resistono, vuoi perché non hanno alcuna necessità di vendere, vuoi perché concepiscono ancora l'ambiente come un bene collettivo". Piovesan si preoccupa per scavi che altereranno una zona geologicamente instabile, per una possibile trasformazione della cava in una discarica, per il confinante Parco delle colline carniche e per una località limitrofa, Paradiso, "un nome che rende l’idea di quale sia l’ambiente al quale si sta attentando. Pensiamo al disastro idrogeologico, agli scoppi delle mine, al fragore dei camion e, naturalmente, alla polvere gessosa che invaderà l’aria". Il sindaco non ci sta. E precisa: "Una delibera dei primi anni Ottanta aveva previsto una zona estrattiva sopra il campo sportivo. Noi abbiamo deciso di spostare il sito lontano dal centro abitato". Non abbastanza, evidentemente, per spegnere le polemiche.

m.b.