da "Messaggero Veneto" del 29 giugno 2004                                                                Torna alla Rassegna stampa

RAVEO, il neosindaco Ariis: "... la cava di gesso non si farà ..."

Il neo sindaco, Daniele Ariis ha scelto quale suo vice Giulio Bonanni, mentre gli assessori saranno Luigi Bonanni e Maurizio Vriz. "Il motto da noi scelto durante le elezioni, Con realismo e semplicità, non vuole essere soltanto un elenco di buoni proponimenti, quanto una visione di cosa debba essere il nostro paese". Comincia così Ariis specificando come sia fondamentale il coinvolgimento, il confronto e la condivisione da parte di tutti per poter progettare assieme un futuro migliore, senza rischi, deturpazioni, "senza i disagi e le promesse illusorie di una cava". Ambiente e territorio quali priorità, punti di eccellenza per offrire altre occasioni di richiamo, da abbinare a Sapori di Carnia, agli scavi archeologici: un richiamo per un turismo eco compatibile che porti reale sviluppo economico. "Non dimentichiamo poi -aggiunge il neo primo cittadino- di prestare particolare attenzione alle esigenze delle realtà produttive artigianali ed agricole insediate nel nostro territorio, che danno lavoro a una cinquantina di persone, con possibilità ulteriori di sviluppo e razionalizzazione della zona artigianale". Ariis termina toccando il punto di collaborazione con gli altri Comuni vicini, continuando nella strada già intrapresa di collaborazioni e convenzioni in tutti i settori. "Solo facendo squadra possiamo raggiungere obiettivi ambiziosi". (g.g.) 

da "Messaggero Veneto" del 15 agosto 2004                                                               Torna alla Rassegna stampa

RAVEO. La Provincia contro la cava di gesso

In attesa che la Provincia di Udine completi la documentazione propedeutica al parere richiesto dalla Regione sulla possibilità di coltivare una cava di gesso nel comune di raveo, in Carnia, il presidente del Consiglio provinciale Fabio D'Andrea, esce allo scoperto per dichiarare la propria contrarietà a quest'ipotesi. "La Provincia, pur non avendo competenze specifiche in merito -ha spiegato- dovrebbe esprimersi in maniera negativa nei confronti dell'apertura di una cava in Carnia. Il rischio di stravolgere l'ambiente della zona è infatti molto elevato. Il rapporto tra costi ambientali e benefici, infatti, è nettamente a sfavore dei benefici. Questo progetto non è perseguibile, non sta in piedi". La paventata realizzazione di una cava di gesso a Raveo, negli ultimi tempi, è stata al centro di un'accesa disputa tra il "Comitato contro la cava" e l'amministrazione comunale. Le ultime elezioni, però, con la nomina a primo cittadino di Daniele Ariis, hanno capovolto la posizione degli amministratori locali, che da favorevoli sono diventati i primi oppositori di questo progetto. "La Provincia -ha aggiunto D'Andrea- ha preso un impegno con il comitato contro la cava ed è intenzionata a portarlo a termine. Tra breve quindi il documento con le deduzioni di Palazzo Belgrado sarà pronto e verrà messo a disposizione della Regione". Il Comitato contro la cava, intanto, ha incaricato alcuni professionisti di esaminare pro e contro di un'eventuale apertura della stessa, chiedendo di approfondire in particolare gli aspetti occupazionali, geologici, economici e legali della vicenda. A Raveo il paese è ancora tappezzato di cartelli contro il manufatto, la realizzazione del qule sta creando da mesi diverse polemiche. E presto dalla Regione arriverà la decisione definitiva sulla realizzazione dell'impianto.

da "Il Gazzettino" del 31 agosto 2004                                                                       Torna alla Rassegna stampa

RAVEO. "Diciamo no alla cava di gesso". Fabio D'Andrea chiede lla Provincia di esprimersi contro il progetto di Raveo.

Giovani protagonisti in una delle prime iniziative adottate dall'mministrazione comunale di Raveo, guidata dallo scorso 14 giugno dal neopapà (il 9 agosto è nata Alessandra) Daniele Ariis. Il progetto, denominato "Borse lavoro giovani - Estate insieme 2004", era volto alla cura ed alla valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio, con particolare riguardo allle aree ricmprese nel Parco Intercomunale della Colline Carniche. Sei i ragazzi del paese coinvolti per cinque settimane, con un impegno di cinque ore giornaliere, durante le quali, seguiti da amministratori e dipendenti del Comune, hanno svolto un'attività di sensibilizzazione e formazione ambientale attraverso la valorizzazione del territorio, con sistemazione di sentieri, aree di sosta, impianti sportivi, iuole, pulizie e manutenzioni di aree verdi e pubbliche. In previsione ci sono altri progetti, in particolare nel settore dei lavori pubblici, con priorità individuata nella messa in sicurezza dell'abitato di Esemon di Sopra attraverso un progetto di rifondazione dell'intero argine del torrente Chiarzò (tratto di 800 metri), quasi completamente privo di sponde, per il quale il Comune ha fin da subito sollecitato l'intervento della Protezione Civile. Intanto, in attesa che la Provincia completi la documentazione propedeutica al parerer richiesto dalla Regione sulla possibilità di coltivare una cava di gesso, il presidente del consiglio provinciale Fabio D'Andrea dichiara la propria contrarietà a questa ipotesi. "La Provincia, pur non avendo competenze specifiche in merito, dovrebbe esprimersi in maniera negativa nei confronti dell'apertura di una cava in Carnia -spiega-. Il rischio di stravolgere l'ambiente della zona è molto elevato, con il rapporto tra costi ambientali e benefici nettamente a sfavore di questi ultimi. Il progetto, quindi, non è perseguibile e non sta in piedi". Ricordiama che la paventata realizzazione di una cava di gesso a Raveo è stata al centro di un'accesa disputa tra il "Comitato contro la cava" e il Comune. Le ultime elezioni, però, con la nomina di Ariis, hanno capovolto la posizione degli amministratori locali, che da favorevoli sono diventati i primi oppositori del progetto. "La Provincia -ha aggiunto D'Andrea- ha preso un impegno con il Comitato ed è intenzionata a portarlo a termine". (Bruno Tavosanis)   

da "Il Gazzettino" del 3 settembre 2004                                                                    Torna alla Rassegna stampa

RAVEO.Intervento della minoranza. - "I silenzi del sindaco sulla cava di gesso". - Manca una posizione ufficiale. 

Un parere ufficiale del sindaco di Raveo sull'apertura della cava di gesso in località "Chiarzò". È questa la richiesta effettuata dai consiglieri di minoranza Valerio Puicher (assessore nella precedente amministrazione, candidato sindaco alle ultime elezioni e fra i principali sostenitori del progetto cava), Nadia Cleva e Lorenzo Solari, secondo i quali, fino ad oggi, non c'è stata alcuna presa di posizione ufficiale, al di fuori delle dichiarazioni apparse sulla stampa, in merito al sentito problema. Il gruppo consiliare "Unione e Progresso" ricorda che nel consiglio comunale dello scorso 8 aprile, l'allora minoranza aveva proposto di stralciare la zona D4 del Prgc, chiedendo alla giunta un parere in merito all'apertura della cava. Parere, dicono i consiglieri di opposizione, basato sulla petizione formulata dal 50% degli abitanti di Raveo e al di fuori di ogni procedimento amministrativo, perché in Comune non era mai stto presentato il relativo progetto. Successivamente, proseguono i consiglieri, l'allora maggioranza, nell'ambito del procedimento Via (Valutazione d'impatto ambientale), presentò il parere richiesto dalla Regione, supportato da una relazione tecnica. Il tema cava è stato al centro per molti mesi di dibattito, ma soprattutto di accese discussioni in paese, con l'opposizione ad accusare l'amministrazione Solari di bloccare scelte importanti "presen già negli anni '80 e in seguito solo confermate. Durante il periodo elettorale, sempre secondo i rappresentanti di "Unione e Progresso", il dibattito si è affievolito, ridimensionandosi con un "no alla cava". Ora, ad elezioni avvenute, Puicher, Cleva e Solari si chiedono: "Del tanto fracassa fatto precedentemente è rimasto ben poco: forse perché gli attuali amministratori hanno preso coscienza della complicata vicenda? Forse hanno capito che non si può valutare il discorso solo dal lato ambientale, perché potrebbero innescarsi aspetti giuridici molto gravosi per la comunità di Raveo?". Da qui la richiesta al sindaco Ariis di assumere una posizione ufficiale sulla cava inserendo un apposito odg nel prossimo consiglio comunale. "In quell'ormai famoso 8 aprile i componenti della maggioranza Solari furono definiti da Ariis dei "buffoni" solo perché avevano ritenuto giusto e rispettoso rinviare il problema alla nuova amministarzione -conclude la minoranza-. Ma a distanza di alcuni mesi dalle elezioni, nulla è stato detto o fatto". (Bruno Tavosanis)

da "Il Gazzettino" del 7 settembre 2004                                                                  Torna alla Rassegna stampa

RAVEO.Daniele Ariis spiega la genesi del progetto e accusa la precedente amministrazione. Le prossime mosse. 

"Mani legate sulla cava, la verità del sindaco".

"È vero, come dice il consigliere Puicher, la vicenda della cava di gesso si è complicata e di questo dobbiamo ringraziare soprattutto le incredibili e scellerate decisioni prese dalla precedente amministrazione". Così il sindaco di Raveo, Daniele Ariis, risponde ai consiglieri di minoranza di "Unione e Progresso", che avevano richiesto al primo cittadino un parere ufficiale sulla vicenda. "Lo scorso 11 giugno, ovvero il giorno prima delle elezioni, il sindaco Solari e l'allora assessore Puicher hanno cercato di metterci di fronte al fatto compiuto  approvando una delibera nella quale si forniva alla Regione un parere ufficiale positivo al progetto -spiega Ariis-. Oltretutto questa delibera è stata supportata da una relazione tecnica nella cui premessa, prima delle numerose e puntuali osservazioni di carattere scientifico, è stato inserito un paragrafo nel quale viene spiegato che non è possibile trovare alternative alla localizzazione della cava, pertanto le uniche due scelte possibili sono la realizzazione dell'intervento o il rifiuto e il Comune, già nel Prgc, ha operato la sua scelta, indicando l'area come zona estrattiva D4 di progetto". 

Secondo Ariis, questa delibera ha legato le mani alla nuova amministrazione, "alla faccia del tanto decantato rispetto democratico e civile decantato dal solerte consigliere Puicher", aggiunge. E ora, cosa accadrà? Il sindaco si è impegnato ad esprimere un parere ufficiale non appena giungerà la seconda richiesta da parte della Regione nell'ambito del procedimento Via (Valutazione d'impatto ambientale), aggiungendo che lui e gli altri amministratori continueranno a muoversi "per tutelare il diritto di tutti noi, e non mi riferisco alla sola comunità di Raveo, a vivere con dignità nei nostri paesi. La cava da oltre un milione 200 mila metri cubi rappresenta un vantaggio solo per pochi -conclude Ariis-, non certo per la comunità che la ospita, alla quale spettano solo le bricciole, fra le quali la prospettiva di due posti di lavoro che non possono assolutamente compensare i disagi, le deturpazioni, i rischi idrogeologici cui si andrebbe incontro". (Bruno Tavosanis)