Il Gazzettino

Sabato, 6 Settembre 2003
 
LA LETTERA
La verità sulla cava di Raveo.

Ho letto, con notevole sorpresa, la lettera al direttore del "Gazzettino" di venerdì 29 agosto, firmata dal sig. Sergio Piovesan di Venezia, che risulta essere un frequentatore assiduo di Raveo, da decine di anni, e che, quindi, conosce bene le caratteristiche del suo territorio. Egli, infatti, accenna, nel suo scritto, alle valenze paesaggistiche di quell'area carnica e alle pregevoli presenze di carattere storico, artistico ed archeologico emergenti in quel sito, sottolineando, nel contempo, l'integrità e la tranquillità della zona, non ancora devastata da interventi umani irrispettosi dell'ambiente. Purtroppo, egli ci ha rivelato il profilarsi di una minaccia che sta per abbattersi su quel territorio: si tratta dell'apertura di una cava di gesso "...a poche centinaia di metri dall'abitato...", richiesta da una società che vorrebbe estrarre quel minerale. E' ben comprensibile, quindi, il disappunto dell'ospite di Raveo nell'aver appreso tale evenienza. Ma, altrettanto comprensibile è il nostro sconcerto, soprattutto nell'essere venuti a conoscenza che alcuni terreni sono già stati venduti, dai loro proprietari, e che solo alcuni di essi si sono rifiutati di farlo. A questo punto, considerato il danno ambientale e il rilevante disagio che tale cava comporterebbe nella zona, chiediamo al sig. sindaco e all'amministrazione di quel Comune se corrisponde al vero quanto è stato scritto dal cittadino veneto menzionato e, in tal caso, richiediamo un incontro immediato con il primo cittadino, per avere dei chiarimenti in proposito e per effettuare un sopralluogo sull'area interessata dal provvedimento annunciato.

Marco Marra

Presidente onorario della

Sezione Carnica di

"Italia Nostra"

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