Il Gazzettino                                                                                                                                                    Sabato, 2 Giugno 2007

 

 

Venerdì primo giugno, ore 10.30. ...

Venerdì primo giugno, ore 10.30. In piazza fanno capolino le prime due ragazze: Gioia e Simona. Cappellino Vesta, polo bianca, pantaloni lunghi blu, borsetta a tracolla contenente k-way, mappa dell'area marciana e regolamento comunale. Al petto badge distintivo con nome e indicazione delle lingue parlate. Telefonino d'ordinanza in tasca.Sono le hostess "guardiane" di San Marco che da ieri (fino al 30 settembre) sensibilizzano la gente a "mantenere il decoro" nel cuore del centro storico. La scena che immediatamente si presenta ai loro occhi (sarà la medesima per l'intera giornata) è la classica: famiglia di turisti stranieri, con hamburger nella mano destra e bibita nella sinistra, che si siede in piazzetta dei Leoncini per consumare il meritato pranzo, dopo lungo scorazzare per la città. Gioia e Simona - vigili, gentili, armate di pazienza - si avvicinano, spiegano in lingua straniera che è proibito mangiare seduti sulla pietra d'Istria della piazzetta e invitano i disorientati commensali a sposarsi nell'area pic-nic dei giardini Reali (dove troveranno anche le toilette) oppure ad addentare i loro panini in piedi almeno a qualche metro di distanza dai leoni in marmo rosso. Ne fanno alzare tre, ma dall'altro lato della piazzetta ce ne sono già seduti come minimo una decina. E così passano le ore, spostando orde di turisti che continuamente fluiscono a San Marco, invitandoli a comportarsi bene, pregandoli di non mangiare sui gradini delle Procuratie nuove e dell'Ala napoleonica, spostandosi al porticato di Palazzo Ducale per ricordare che nemmeno lì si può consumare il pranzo, né abbandonare cartacce e barattoli a terra. Qualche volta raccolgono qualche cartoccio e lo gettano nel cestino, anche se non sarebbe compito loro. E sono anche disposte a dare indicazioni, le più disparate, a chi le pensa addette alle informazioni. «

Se lo scopo è quello di evitare i bivacchi e le montagne di rifiuti che verrebbero generati, allora l'obiettivo è raggiunto - racconta Gioia Menduni, l'unica veneziana delle sette hostess assunte dal comune tramite un'agenzia interinale - Come primo giorno le cose vanno bene, generalmente le persone ci ascoltano, capiscono e si spostano. Oggi è abbastanza tranquillo, non c'è caldo e quindi la gente non gira in costume o a petto nudo».Un'ora più tardi arrivano i rinforzi, altre due colleghe che iniziano il secondo turno (termineranno il lavoro alle 17.30, mentre le due hostess che entreranno in servizio alle 12.30 finiranno di lavorare alle 18.30). Nessuna chiamata ai vigili, ieri, tranne che per segnalare ai vigili un vu' cumprà che tentava di vendere borse ai turisti seduti in piazzetta dei Leoncini. «La giornata è stata tranquilla, magari fossero tutte così - dichiara Simona Mihoc, una delle straniere reclutate - Non ho avuto alcun problema a parte un attimo di tensione con una zingara rumena alla quale inizialmente ho chiesto garbatamente di allontanarsi; quando lei ha capito che sono rumena anch'io, ha alzato la voce e ha tentato di essere aggressiva ed arrogante, ma alla fine se n'è andata».

Daniela Pierobon