Il Gazzettino                                                                                                                                                           Mercoledì, 6 Giugno 2007

 

 

L’Agenzia delle Entrate del Friuli Venezia Giulia ha incrociato i dati tributari di oltre 700 possessori di natanti da oltre 10 metri riscontrando molte anomalie

I redditi sono da fame, ma gli yacht da favola

Nei guai 274 proprietari che hanno dichiarato al Fisco guadagni che non giustificano l’acquisto di imbarcazioni di lusso

Udine

NOSTRA REDAZIONE

L'estate porta la voglia di mare. E al mare, in Friuli Venezia Giulia, è andata nelle scorse settimane anche l'Agenzia delle Entrate, ovvero il Fisco, a verificare se i proprietari di tutte le imbarcazioni che fanno bella vista sulle coste regionali, da Trieste fino a Lignano Sabbiadoro, sono in regola con il fisco.

Una domanda che si pongono in molti e che ha avuto, per l'occasione, una risposta ufficiale da parte delle ottanta persone che - coordinate dalla direzione regionale dell'Agenzia delle entrate - la mattina del 7 maggio scorso hanno fatto visita a undici marine, darsene e cantieri nautici nell'ambito dell'operazione "Gabbiano".

Alle verifiche hanno collaborato, oltre che agli ispettori degli uffici della provincia di Trieste, Udine e Gorizia, anche gli ispettori delle direzioni provinciali del Lavoro, dei Carabinieri del Nucleo ispettorato al lavoro, della direzione marittima della Capitaneria di Porto di Trieste, dell'Inps e del Comando Carabinieri delle province di Trieste e Udine.

Al vaglio sono state passate ben trentacinque aziende operanti nel settore del diporto marittimo, e subito alla luce sono emersi ben cinquantacinque lavoratori irregolari, sui quali sono ancora in corso ulteriori indagini per la verifica della posizione fiscale e contributiva.

Ma l'operazione "Gabbiano" non ha fatto emergere solo un potenziale settore del lavoro in nero. Infatti si inseriva nel filone di controlli tesi a rendere sempre più efficace ed efficiente l'attività di prevenzione e contrasto all'elusione e all'evasione fiscale.

Al setaccio sono stati passati anche i documenti relativi alle imbarcazioni ospitate nelle marine e darsene e ai loro proprietari e utilizzatori abituali. L'elaborazione dei dati acquisiti dall'Agenzia regionale per le entrate ha permesso di individuare oltre 3.000 proprietari o utilizzatori di imbarcazioni da diporto e l'esistenza di ben 700 imbarcazioni, a vela o a motore, di lunghezza superiore ai dieci metri.

Il passaggio successivo di questo certosino lavoro è stato quello di incrociare i nominativi delle persone con le rispettive dichiarazioni dei redditi. Partendo dalle 700 imbarcazioni oltre i dieci metri, l'Agenzia delle Entrate ha selezionato, con un preliminare monitoraggio, 274 persone, che hanno evidenziato incongruità tra i redditi dichiarati e il possesso di beni di ingente valore.

Basti pensare, che un "Bavaria 37 Sport" - per fare un esempio di una barca a vela e motore da 11.4 metri - può venire a costare sui 200 mila euro, senza considerare i costi di mantenimento e funzionamento della stessa.

Delle 274 persone monitorati, 235 sono residenti in Friuli Venezia Giulia, e precisamente: 27 in provincia di Gorizia, 22 in quella di Pordenone, 69 in provincia di Trieste e 117, la maggior parte, in provincia di Udine.

Gli uffici delle Entrate ora stanno procedendo al controllo degli elementi rilevati, per la predisposizione dei relativi atti accertativi. C'è chi ha omesso la proprietà del bene, provvedendo a intestare l'imbarcazione a società di comodo, e chi invece ne ha sminuito il valore. Questi ultimi incorreranno in sanzioni meno pesanti.

Ma l'accertato possesso di imbarcazioni che di sicuro non si possono considerare "popolari", potrebbe comportare in molti casi anche una verifica fiscale complessiva sui redditi dichiarati.

Per alcuni delle 274 persone coinvolte, infatti, non risulterà facile giustificare il possesso dell'imbarcazione a fronte di quanto ufficialmente riferito al fisco.

Si prevedono, comunque, sanzioni in certi casi molto pesanti, anche se incassare per il Fisco le multe e le tasse evase richiederà comunque del tempo, salvo l'adesione ad un eventuale concordato.

Lorenzo Marchiori