Il
Gazzettino 4 dicembre 2007 |
Raveo e la sua terra svelano i segreti culinari
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Raveo e la sua
terra svelano i segreti culinari questo fine settimana per il ghiotto
appuntamento con Sapori di Carnia. A partire dalle 11 di sabato fino al tardo
pomeriggio di domenica, lungo le vie del paese - un borgo con splendide corti
ben rappresentate dai tipici portali d'ingresso in pietra datati XVIII secolo
- si snoda il mercatino dell'agro-alimentare con i produttori e i proprietari
delle aziende agricole della Carnia. Nella mostra-assaggio marmellate
pregiate - come quella di olivello spinoso prodotta proprio a Raveo -, mele,
sidro e succo di mela, miele tra i quali spicca come novità quello ottenuto
dai fiori di rododendro di Sauris, salumi affumicati, formaggi vaccini e
caprini, formadi frant e salât, radicchio di montagna, asparagi di bosco e
tarassaco - tutti prodotti conservati sott'olio -, biscotti Esse, vanto del
paese carnico, i distillati e le grappe tra cui quella pregiata al radicchio
di montagna. All'ingresso del paese, giovani
donne in costume tradizionale accolgono i visitatori con il saluto Bondì,
benvegns, bentornâs, offrendo crostini con marmellate locali, accompagnati da
burro o ricotta fresca, oppure con miele abbinato al formadi frant prodotto
nella piccola e vicina frazione di Colza di Enemonzo. Non manca un bicchiere
di succo di mela nostrano. Domenica giornata clou con il
tradizionale percorso gastronomico: la prima tappa al Borgo della Vedova dove
sin dal mattino, viene proposta la "Colazione della nonna" con la
possibilità di degustare la polente e brume, cioè una polentina tenera
accompagnata dalla panna scremata dal latte, le crostes di polente tal lat,
ovvero le croste della polenta ammollate nel latte caldo, le frittelle di
zucca. Alle 12 anche gli altri borghi di Raveo si animano per far assaggiare
i piatti tipici della tradizione carnica: dagli gnocchi con le prugne a
quelli di zucca, frico croccante e tenero di patate, frittate con cipolla e
salame, salame cotto nell'aceto, patate bollite servite con i ciccioli di
lardo oppure accompagnate al formadi frant, formdi salât, ricotta affumicata
o frante, fagioli saltati in padella con la pancetta, minestrone con i
fagioli e per finire il caffé della nonna. Nella Cjâse di Margèl, oltre alle
torte preparate dalle donne del paesino, si possono degustare grappe e
distillati di produzione casalinga, le cui ricette sono ancora oggi segrete. Paola Treppo |