Il Gazzettino - Giovedì, 1 Giugno 2006

 

 

POLEMICHE VENETE

Progetto Nordest spezza una lancia in favore del "tanko", ma i Serenissimi diffidano chiunque voglia comprarlo all'asta

VENEZIA - Alla vigilia della decisione della Corte d'assise di Venezia sul destino (asta o rottamazione?) del "tanko" (foto) utilizzato nove anni fa dai Serenissimi nel famoso assalto al campanile di San Marco, è polemica a distanza tra il Veneto Serenissimo Governo e il gruppo di Progetto Nordest in consiglio regionale del Veneto. Con un'interrogazione "a risposta immediata" i consiglieri regionali Mariangelo Foggiato e Diego Cancian hanno inteso spezzare una lancia in favore del "mezzo da guerra" sequestrato dopo il blitz dei gruppi speciali dei carabinieri chiedono alla giunta quali iniziative intenda intraprendere per acquisire e conservare il "tanko" in quanto questo reperto «è riconducibile al patrimonio ideale, culturale e storico del popolo veneto e rappresenta una preziosa testimonianza della mai sopita aspirazione dei veneti alla libertà e all'autogoverno». «Il prossimo 7 giugno - ricordano i due consiglieri dei Pne - la Corte d'assise di Venezia deciderà la sorte del "mitico" MB007, il "tanko" che nella notte fra l'8 e il 9 maggio 1997 fece sognare centinaia di migliaia di veneti e di tutti coloro che lottano per la libertà e l'autodeterminazione dei popoli d'Europa e del mondo». Secondo Foggiato e Cancian va considerato «l'alto valore simbolico di questo mezzo utilizzato per un'azione, pacifica e non violenta, e dal grande significato dimostrativo che ebbe il merito di portare l'attenzione dell'opinione pubblica veneta, italiana e internazionale sulla "questione veneta", questione veneta che dopo quasi dieci anni continua a non aver ricevuto alcuna risposta dallo Stato italiano come dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche e le analisi dei maggiori studiosi internazionali». Ma l'iniziativa non è piaciuta a Luca Peroni e Andrea Viviani, rispettivamente vice presidente vicario e responsabile della giustizia del Veneto Serenissimo Governo. «Premesso che il "tanko" Marcantonio Bragadin è di produzione e proprietà del Veneto Serenissimo Governo - ribattono i due Serenissimi - diffidiamo qualsiasi associazione, comitato o privato a raccogliere anche un solo centesimo per partecipare all'eventuale asta indetta dallo Stato per acquisire il medesimo». «Non crediamo che esista qualche mentecatto veneto disposto a dare soldi allo Stato italiano per acquistare una proprietà già appartenente al Veneto Serenissimo Governo - proseguono Peroni e Viviani - chi lo farà, sia esso veneto o straniero, ne risponderà alla ricostituenda Veneta Serenissima Repubblica. Lo Stato italiano ha solo due possibilità: o smantellare il "tanko" o restituirlo al loro legittimo proprietario, qualsiasi altra soluzione sarà giudicata come un atto di ostilità contro il popolo veneto».