Felice Casson – LA FABBRICA DEI VELENI – Storie e segreti di Porto Marghera

 

Seconda di copertina

 

È l'agosto del 1994 e alla procura di Venezia, afosa e semideserta, un timido ma de­terminato operaio di Porto Marghera insi­ste per avere un colloquio con un magistrato: da quasi dieci anni, insieme a Medicina Democratica e alcune associazio­ni ambientaliste, raccoglie dati che accusa­no il Petrolchimico di inquinare la laguna ve­neta e rovinare la salute dei lavoratori, ma fino a quel momento le sue denunce non hanno avuto alcun seguito investigativo. Lo riceve Felice Casson che esamina, incredulo, il fascicolo che gli viene mostrato e ordi­na subito delle verifiche preliminari. È l'inizio di una inchiesta che porterà in tribunale i padroni della chimica italiana e accerterà 157 morti e 103 malati tra gli operai nonché un disastro ambientale con 120 discariche abusive e 5 milioni di metri cubi di rifiuti tossici. Il processo di primo grado richiede 151 udienze e termina nel 2001 con una in­credibile sentenza di assoluzione per i diri­genti di Enichem e Montedison: le vittime si erano ammalate negli anni '50 e '60 ma, fino al 1973, gli effetti cancerogeni del cloruro di vinile monomero - il gas indispensabile a produrre la sostanza plastica più diffusa al mondo, il PVC - non sarebbero stati noti, né sarebbero esistite leggi adeguate a tutela dei lavoratori e dell'ambiente. Una conclu­sione che il pubblico ministero non accetta. La sua battaglia continua fino a trovare la conferma definitiva dello scellerato «patto del silenzio»» sottoscritto dalle maggiori in­ dustrie chimiche di tutto il mondo, fra cui la Montedison, per tenere segreti i dati sulla pericolosità del gas. Nel 2004, la sentenza d'appello capovolge la prima e viene confermata nel 2006 in Cassazione. Lasciata la magistratura, Casson ha accettato di rico­struire il lungo lavoro d'indagine in questo li­bro che compone, passo dopo passo, da una sponda all'altra dell'Atlantico il complesso disegno del caso, le ricerche di un caparbio medico di fabbrica, le manovre delle lobby industriali mondiali, le storie delle vittime, la sparizione di dossier scomodi, i raggiri poli­tici, i ricatti occupazionali, gli scontri della fase processuale. Una testimonianza unica, che ha l'intensità di un reportage e il ritmo narrativo di un legaI thril/er.